"Ieri con la mamma ed il fratellino Andrea, siamo andati a visitare il Presepio della chiesina delle suore Francescane Missionarie di Maria. Appena entrati, avvicinandomi al Presepio, mi ha colpito il profondo silenzio che vi regnava e le suore raccolte in preghiera.
Il Presepio era semplice: c'era Maria, S. Giuseppe e Gesù Bambino.
 
Mi sembrava di stare a Betlemme, quando Gesù nacque solo, riscaldato dal fiato di un asino e di un bue e i pastori non erano venuti ad adorarlo perchè dovevano essere ancora avvisati dall'Angelo del Signore. Poi la suora ha acceso le luci e da lontano si vedeva il castello di Re Erode a significare violenza, cattiveria e morte, invece la capanna di Betlemme dolcezza, bontà e amore per tutti gli uomini di buona volontà. Sono rimasta in contemplazione di Gesù Bambino e, guardandolo, sembrava che avesse gli occhi veri celesti come il color del cielo. Indossava un camicino bianco tutto merlettato preparato dalle suore. Andrea ed io abbiamo deposto ai suoi piedi una piccola offerta e due caramelle.

 

Mi è venuto il desiderio di prenderlo in braccio e la suora me l'ha permesso per il giorno dell'Epifania.
Sono ritornata a casa felice pensando al momento in cui avrò tra le braccia Gesù Bambino".


(dal "Quaderno di IV elementare")



Se avessi una bacchetta magica (I media)

“In questi giorni, dove dappertutto regna un’atmosfera natalizia, se avessi una bacchetta magica, la prima cosa che farei è di poter realizzare questo mio grande desiderio: “cambiare il cuore degli uomini”. Anche se si sta avvicinando il Natale e cioè la nascita del Redentore, ancora molta gente, tanti uomini continuano a lottare contro i propri fratelli e non pensano a Gesù che nasce per loro, non per essere servito, ma per servire.
Cambiare il cuore degli uomini però, non è facile, perché più che una bacchetta magica, occorrerebbe la Fede. Comunque posso sempre provarci. E.. voilà! Ecco un ragazzo caduto sulla brutta strada; un tocco di magia… e viene fuori un giovane di tutta compagnia.
Ora vi presento una ragazzina che, da tutta pepe, è diventata una bambina pasta, zucchero e farina.
E perché non provare con Cenoveffo di quattrini è pieno zeppo e non vuol darli a nessuno. Ed ecco qeull’egoistaccio distribuisce le monete come in uno spaccio.
Su, ed ora fatti avanti, Guendalina, c’è un posto anche per te! Oh, che trasformazione! Non fai più la pettegola nelle strade della stazione, vero?
Chi abbiamo ora? Ciao, Esmeralda, sei così stanca ancora? Meno male! Da quella capricciosa che eri sei diventata rispettosa! Ma dov’è tuo cugino Paracolpi? Ah, eccolo qui! Vuol fare il tiranno? Su, trasformiamolo in un bel riparadanno!
Bene, ora che siamo tutti a posto, vorrei fare qualcos’altro. Eccomi in Africa: vedo tanta terra arida, tanti bambini che piangono! Andiamo a portare un po’ di allegria.
Uno, due, tre e… Voilà! Ecco a voi panettoni, torroni, pandori, pinoccate, caramelle, pasticcini, tacchini, capponi, ed infine tanti bei doni e regali in quantità! Siete felici? Bene!
Ed ora andiamo a fare un salto in Amazzonia! Salve amici, come va? Anche voi ve la passate male, vero? Ma…
…Su con la vita! Sono arrivata!
Ed eccovi alberi di natale, dolci, giocattoli ecc. ecc.
Ecco, ora per finire vi faccio questo regalo: perché in questo giorno di pace siate tutti felici e contenti, resterò in vostra compagnia”.

(Tema del dicembre 1977)

 


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